UNIMRI - Unione Nazionale Insigniti Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Cos'è l'UNIMRI
L'età media dei nostri Associati è di circa 60 anni, per cui molti sogni ormai sono stati realizzati e molti altri sono rimasti nel cassetto. Uno però è sempre presente nel nostro cuore, quello di riuscire a diventare Portatori sani di buona educazione; dalla buona educazione scaturisce il Rispetto, scrigno di tutti quei valori che contraddistinguono una persona per bene. Noi vorremmo essere d'esempio ai giovani e ai meno giovani, nell'anteporre il rispetto come prima regola di vita nel comportamento di ogni giorno. Il rispetto per chiunque, donne, bambini, anziani, chiunque ci stia di fronte, perché qualsiasi essere umano è degno del nostro rispetto, in particolar modo chi non ha rispetto nei nostri confronti, perché è da loro che bisogna cominciare la nostra opera, nell'essere d'esempio, proprio in quelle situazioni avverse o conflittuali, in quanto è proprio in quei momenti che la differenza di spessore va applicata.
Certo, non è facile, ma come tutte le sfide, le si vince solo affrontandole. Noi ci vogliamo provare!
mo noi ma chi ci ha concesso l'onorificenza dopo aver effettuato uno screening, del nostro excursus professionale e di condotta nella vita di tutti i giorni) che ha deciso di formare una famiglia per dedicarsi ad aiutare i meno fortunati e accrescere il livello culturale dei propri Associati e, perché no, riuscire ad incrementare il numero delle proprie amicizie, partecipando alle riunioni associative di Sezione e a quelle nazionali, frequentando le famiglie degli altri Soci, riuscendo in questo modo ad avere amici in ogni regione d'Italia.
il cav. gr cr. prof. Armando Ginesi ha condiviso un post.
UNIMRI: ACTA NON VERBA.
L'Unione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, che mi ha fatto l'onore di inserirmi tra i soci onorari nazionali, ha come motto latino la sintetica quanto significativa espressione "Acta non verba". Il che, in un periodo storico in cui si preferisce il parlare - spesso vanamente - al fare. non è cosa da poco.
Dell'Unione io faccio parte in quanto Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, a capo della quale è il Presidente Sergio Mattarella, che, per chi non lo sapesse, rappresenta la più importante onorificenza che lo Stato assegna a quanti (come recita l'atto costitutivo del 3 marzo 1951) hanno acquisito "benemerenze verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell'economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte ai fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari". L'Ordine è costituito da cinque gradi: Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale, Cavaliere di Gran Croce. Esiste poi una speciale decorazione, detta del "Gran Cordone" che viene riservata a quei Cavalieri di Gran Croce che sono stati Presidenti della Repubblica Italiana oppure che siano Capi di Stato o di Governo, in visita ufficiale nel nostro Paese, di nazioni con cui l'Italia intrattiene rapporti di proficua collaborazione.
All'Ordine si accede per decreto ad personam del Presidente della Repubblica, che, ripeto, ne è il Supremo rappresentante, o per suo motu proprio o su segnalazione del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il mio cursus honorum è iniziato con un motu proprio del Presidente Carlo Azeglio Ciampi il quale, nel 2011, mi ha insignito direttamente del grado di Ufficiale, elevato a quello di Commendatore nel 2005, ed è proseguito con il Presidente Giorgio Napolitano che mi ha concesso nel 2009 l'insegna di Grande Ufficiale e nel 2011 quella di Cavaliere di Gran Croce.
La benevolenza dei dirigenti dell'UNMRI - e segnatamente del Presidente Cav. Gianni Porcaro - mi ha iscritto al secondo posto dell'Albo d'Onore dell'Unione assieme ad altri tre sodali: Mister John Shirley, Presidente dell'Associazione dei Veterani degli Stati Uniti d'America, Prefetto Cav. Emilio Dario Sensi e Grande Ufficiale Fabrizio Carrarin, Vice Capo di Gabinetto del Ministero delle Finanze.
Come ho avuto modo di scrivere in altra sede e in altra circostanza i componenti dell'Ordine e delle Associazioni e Unioni che ad esso si richiamano, costituiscono un'aristocrazia del merito, la quale nulla a che vedere ha con quella del sangue o del censo, e che in un periodo storico in cui il merito sembra aver perduto di valore a vantaggio del demerito, rappresenta una forma coraggiosa di distinzione.
Ritornando al motto dell'UNIMRI che voglio ripetere, "Acta non verba", esso è una locuzione latina che in italiano suona come "fatti e non parole" (e che è stata fatta propria anche dall'Accademia della Marina mercantile statunitense) e sta ad indicare come dell'Unione facciano parte tutti coloro che sono stati e sono operatori fattivi , solerti, competenti di quelle attività che l'Ordine al Merito cita nel suo atto costitutivo e che si presentano come servizi al Paese. Perché infatti questo è il connotato primo che lega tutti gli appartenenti e cioè lo spirito di servizio a favore della comunità nazionale ma, in un'ottica più ampia e più lunga, dell'intera umanità.
Per quel che mi riguarda io mi sento onorato di vedermi riconosciuta l'appartenenza a questa prestigiosa e meritoria "aristocrazia del merito".
Qui sotto, stipulato l'accordo per la concessione della manutenzione al monumento dello sbarco a Nettuno
Qui sotto, la visita in Italia del reduce dello sbarco a Nettuno,
Mr. John Shirley,
a cui viene conferita la qualifica di Socio Onorario dell'UNIMRI